CHE PARTITA HAI VISTO? Analisi e commenti delle gare valevoli per la seconda giornata della FacolCup Enic 2025
RISULTATI
Girone A:
Ingegneria - Scienze Motorie 0-2
Ingegneria Gestionale - Professioni Sanitarie 3-2
Girone B:
Umanistica - Economia 1-3
Ingegneria Meccanica - Giurisprudenza 1-3
ANALISI DELLE PARTITE
Girone A:
INGEGNERIA (5-3-2): Balucani; Matteini (66' Staderini), Minatti, Vannini (86' Manetti), Maretti, Nencioni (79' Fili); Becattini (79' Rabissi), Calbi, Garofalo (75' De Luca); Melli (C) (61' Dugini), Sicuranza. All.: Nik Cinigiani.
SCIENZE MOTORIE (4-3-3): Belli (91' Bicchi); Catolfi (C), Catignano (79' Taddei), Ferrari, Soldi (79' Fiore); Zocco, Caruso (59' Salvadori), Giorgelli (27' Ulivelli); Giustarini (86' Ceccherini), Macchiarelli (59' Perlongo), Mantelli (69' Calosi). A disp.: Signorile, Pisaneschi, Campani. All.: Giovanni Corsi, assente, in panchina Matteo Allegranti.
ARBITRO: Scifo di Firenze.
RETI: 53' aut. Nencioni, 74' Perlongo.
NOTE: ammoniti Ulivelli, Maretti, Giustarini, Taddei e Zocco.
Compattezza corale, lucidità nei momenti cruciali e capacità di trarre indifferentemente profitto tanto dagli undici titolari quanto dalle proprie forze fresche: queste, in sintesi, le caratteristiche sfoderate -in occasione della propria seconda apparizione sul sintetico del "Pazzagli"- da parte di un roster di Scienze Motorie che, grazie al 2-0 interamente maturato nella ripresa ai danni di Ingegneria, si candida a vivere un'altra Facolcup da indiscusso protagonista dopo i trionfi datati 2022 e 2024 staccando, in questo modo, un pass per le semifinali in virtù di una prima posizione nel Girone A peraltro definitivamente consolidata circa ventiquattro ore dopo a fronte tanto del rocambolesco 3-2 con cui Ingegneria Gestionale si è imposta ai danni di Professioni Sanitarie quanto, al contempo, degli scontri diretti come principale parametro volto a fugare ogni dubbio in merito alla conclusione del relativo raggruppamento a pari punti da parte di due o più squadre e che, a questo proposito, vede così i ragazzi di mister Corsi precedere, a quota 6, di tre lunghezze tanto l'équipe in completo viola quanto l'undici di Gioele Salvadori ma con il contestuale e non irrilevante vantaggio, anche qualora l'ultimo impegno non dovesse andare secondo i piani, di aver mandato al tappeto entrambe le compagini. Certo è che, ad ogni modo, strappare questi tre a dir poco preziosi punti è stato tutt'altro che facile per i campioni in carica che dal canto proprio, al termine di un primo tempo sostanzialmente bloccato in cui è stata anzi Ingegneria a sfiorare nitidamente la rete che le avrebbe permesso di aprire le danze, hanno saputo mantenere maggiormente i nervi saldi in quelli a posteriori rivelatisi i decisivi episodi del confronto. Mister Cinigiani, infatti, costretto a fare i conti con una coperta piuttosto corta in generale preferisce votare il proprio assetto prevalentemente alla copertura schierando, davanti a Balucani, ben cinque difensori sin dal 1' e arretrando Calbi nel terzetto in mediana a supporto del tandem offensivo formato da Sicuranza e da capitan Melli: gli accorgimenti in questione, peraltro, paiono effettivamente dare i relativi frutti poiché sulle prime il pur consolidato 4-3-3 avversario, grazie soprattutto al lavoro in chiusura di Minatti, Vannini e Maretti al centro della retroguardia viola, trova assai pochi spazi per pensare di poter fare davvero del male a Balucani. In compenso, tuttavia, dall'altro lato anche Scienze Motorie ha il merito di saper compattarsi a dovere dalla cintola in giù e, di conseguenza, lo spettacolo offerto agli astanti sugli spalti si rivela sostanzialmente privo di emozioni fino, addirittura, al 41', minuto in cui Becattini innesca in contropiede Sicuranza permettendo al proprio numero 9 di involarsi, sia pur defilato sulla destra, in completa solitudine innanzi al cospetto di Belli. Ciononostante, il centravanti in completo viola pecca di lucidità e di precisione al momento del tiro cestinando perciò una colossale chance per un vantaggio dei suoi da cui, forse, avrebbe potuto prendere corpo tutta un'altra partita a fronte della pronta risposta coi piedi dell'estremo avversario. Non va meglio, peraltro, qualche istante più tardi a Melli che, sugli sviluppi di una touche battuta da Matteini, chiama nuovamente all'intervento un Belli abile ad allontanarne l'insidioso tiro-cross dal proprio specchio. Scampati i pericoli, Scienze Motorie tenta con ancor più decisione di rimboccarsi le maniche per la propria controffensiva innalzando i giri del motore in avvio di ripresa finché, al 53', un Ulivelli entrato al 27' al posto dell'infortunato Giorgelli non esercita, nel dipanarsi di uno spiovente su punizione di Caruso dalla trequarti mancina, quella decisiva pressione ai danni del proprio marcatore Nencioni per indurre quest'ultimo a deviare fortuitamente il pallone alle spalle del proprio portiere anche grazie all'ausilio del palo. L'aver finalmente sbloccato il risultato infonde senz'altro ancor più tranquillità ai ragazzi dell'assente mister Corsi, sostituito in panchina dal proprio vice Matteo Allegranti, spingendoli necessariamente a provare mettere in ghiaccio il successo: al 70', però, è proprio il medesimo Ulivelli ad alzare, dai sedici metri, eccessivamente la mira del proprio destro di prima intenzione propiziato dal rimorchio di Salvadori fallendo, in questa maniera, una chance indubbiamente golosa per raddoppiare i conti. Sul fronte opposto, peraltro, subito dopo questo episodio la legge non scritta per eccellenza di questo sport rischia di trovare la propria ennesima applicazione stante una rediviva Ingegneria che, con il neo-entrato Staderini, si porta a tanto così da un pari che è soltanto quel pizzico d'imprecisione in più da parte di quest'ultimo a negare ai ragazzi di mister Cinigiani data la staffilata da fuori del medesimo numero 11 in completo viola che termina però di un soffio al lato. Al 74', invece, Scienze Motorie indovina il giusto pertugio per il tanto agognato bis quando capitan Catolfi, una volta confezionato un uno-due in verticale con Giustarini, sgasa fino in fondo al proprio settore di competenza per poi vincere un rimpallo con un Maretti prontamente accorso in pressione e scaricare in piena area un pallone al bacio che Perlongo, fattosi trovare al posto giusto al momento giusto, corregge senza esitazione alle spalle dell'incolpevole Balucani tornando a timbrare il cartellino in Facolcup dopo la pesantissima zampata che aveva permesso circa un anno fa ai relativi colori di alzare l'ambito trofeo nella splendida cornice del "Viola Park". Per quanto il colpo sia, inevitabilmente, a dir poco duro per Ingegneria, quest'ultima non vuole comunque saperne di gettare la spugna: dall'altro lato, però, il collettivo in completo giallo difende con le unghie e con i denti il favorevole risultato rischiando, di fatto, di capitolare unicamente a un passo dal gong in virtù di un calcio da fermo dal lato corto dell'area che Calbi, dopo aver optato per la soluzione diretta, spedisce sulla faccia superiore della traversa al 94' prima che, una manciata di secondi più tardi, il triplice fischio del signor Scifo faccia calare il sipario sulla contesa. Data la vittoria in questione dunque, unitamente a quanto scaturito il giorno successivo dall'appuntamento tra Ingegneria Gestionale e Professioni Sanitarie, i campioni in carica blindano il primo posto e la contestuale propria quarta partecipazione alle final four in altrettante edizioni della Facolcup mentre, dall'altro lato, i ragazzi di mister Cinigiani restano comunque ancora pienamente in corsa per strappare un secondo posto nel girone che si contenderanno, peraltro, nientemeno che con Ingegneria Gestionale in un derby che promette scintille e spettacolo.
Riccardo Palchetti
INGEGNERIA GESTIONALE (4-2-3-1): Simoni; Zoppi (C), Grazzini (80' De Mattia), Corti, Celli; Piccini, Niccoli; Campolmi (46' Brinzaglia), Parri (95' Berretti), Masi (62' Baldini); Guidi (62' Bartolozzi). A disp.: Parise, Pulidori, Santangelo. All.: Gioele Salvadori.
PROFESSIONI SANITARIE (4-2-3-1): Previtera; Marafioti, Lorenzoni, D'Amaddio (94' Alfoar), Frasciello; Bencini (77' Picone), Mascherini (C) (91' Quadri); Roggiolani (91' Bartoletti), Bambi, Chini (47' Diku); Brestolani (46' Bellosi). A disp.: Cavarretta, Regni, Cantini, Briglia. All.: Yuri Torrini.
ARBITRO: Denisi di Arezzo.
RETI: 9', 88' rig. Parri, 34' Chini, 55' Bellosi, 91' Baldini.
NOTE: ammoniti mister Torrini, mister Tarlini, Regni, Marafioti, Celli, Parri, Brinzaglia e Bartolozzi; al 53' Guidi sbaglia un rigore (fuori).
A fronte del 2-0 perpetrato da parte di Scienze Motorie nei confronti di Ingegneria, Ingegneria Gestionale-Professioni Sanitarie era pressoché automaticamente assurta, a tutti gli effetti, al rango di prima partita spartiacque della manifestazione che, con ogni probabilità, avrebbe visto definitivamente svanire il sogno del "Viola Park" per chi fosse incappato nel ko. L'estrema delicatezza della posta in palio, in effetti, non ha sulle prime potuto -anche fisiologicamente, del resto- non condizionare la manovra di due équipe votate a offrire il meno possibile il fianco alle scorribande avversarie ma, a partire dalla ripresa, il confronto si è rivelato un'incredibile sequela di sliding doors e colpi di scena che, al termine di un finale al cardiopalmo, ha infine visto prevalere con un sorpasso perfezionato al crepuscolo, in appena centottanta secondi, i ragazzi di mister Salvadori, capaci di dimostrare maggiori lucidità e tenuta di nervi nei momenti cruciali e di estromettere perciò ufficialmente -stante la preminente rilevanza, in graduatoria, degli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti tra due o più compagini- con 90' d'anticipo dalla kermesse i propri avversari, costringendoli a questo proposito alla seconda sconfitta in altrettante gare disputate e vendicandosi al contempo della circostanza in cui, appena un anno fa, furono proprio i ragazzi di mister Torrini a sancire il mancato accesso alle semifinali di Ingegneria Gestionale stessa. Professioni Sanitarie, che in questa prospettiva ha pagato a caro prezzo non soltanto il fatto che i relativi avversari abbiano saputo limare in maniera migliore quei dettagli rivelatisi capaci di fare la differenza ma anche una discreta dose di sfortuna che ha spesso impedito al tecnico del team in total green di beneficiare di un organico a pieno regime, si approccia in realtà in maniera migliore allo scontro e al 6', sugli sviluppi di una punizione di Bambi, Chini serve a rimorchio l'accorrente Marafioti una volta smarcato in profondità dal filtrante di capitan Mascherini: il difensore in forza all'Antella, tuttavia, per quanto in piena area esita per un attimo di troppo al momento della conclusione e si vede perciò decisivamente murato dalla retroguardia in completo bianco. Gestionale però, scossasi immediatamente, risponde non soltanto nell'arco di appena 3' ma finanche in maniera vincente quando Zoppi, impossessatosi del pallone sulla trequarti, accende il motorino e sgasa in progressione sull'out destro per poi scodellare al centro un autentico cioccolatino sul quale si avventa prontamente in scivolata Parri che, anticipando decisivamente il proprio marcatore, porta i propri colori in vantaggio da distanza ravvicinata. Sanitarie, dal canto proprio, non manca certamente nel proposito di imbastire una controffensiva capace di mettere in apprensione i ragazzi di mister Salvadori: questi ultimi, tuttavia, fanno debitamente quadrato a protezione della porta di Simoni non rischiando di fatto alcunché fino al 23', minuto in cui Bambi si gira repentinamente sul traversone di Frasciello e lascia partire un velenoso tiro-cross sui cui sviluppi però Roggiolani manca di un soffio l'appuntamento con la sfera per correggerla oltre la fatidica linea bianca avversaria. Al 26' invece, in termini di azioni salienti, il fronte torna nuovamente a capovolgersi: dapprima Niccoli, sullo scarico di Masi, impegna severamente in corner l'attento Previtera, dopodiché -sugli sviluppi del medesimo tiro della bandierina battuto ancora dal numero 16 di Gestionale- la deviazione sotto misura di un Masi stavolta messosi in proprio si infrange sul palo prima che il signor Denisi interrompa tuttavia l'azione una volta ravvisato un calciatore in completo bianco oltre la linea dei difensori. Come spesso accade nel calcio, però, è proprio nel momento di maggiore intensità di Ingegneria Gestionale che Professioni Sanitarie, al 34', colpisce agguantando così il segno x quando Chini, ricevuto il suggerimento di Mascherini nei pressi della trequarti, si accorge di un Simoni leggermente fuori dai pali e disegna un delizioso lob da distanza siderale che scavalca beffardamente l'estremo della Castelnuovese e termina direttamente sotto la traversa, ristabilendo così le sorti dell'incontro prima dell'intervallo. In avvio di ripresa entrambi i tecnici optano per un ritocco al proprio undici di partenza e se, a questo proposito, mister Torrini inserisce una pedina di spicco come Bellosi al posto di Brestolani, dall'altro lato è invece Campolmi a restare negli spogliatoi per fare spazio a Brinzaglia. Chi, sulle prime, pare trarre maggiormente profitto da ciò è Ingegneria Gestionale: al 51', infatti, Guidi si inserisce decisivamente all'interno dei sedici metri avversari su un avventato passaggio in orizzontale di Mascherini bruciando in velocità un D'Amaddio a cui non resta altro che atterrarlo per impedirgli la conclusione in solitaria. Il direttore di gara, senza esitazione, concede dunque ai ragazzi di mister Salvadori un penalty in occasione del quale, tuttavia, il medesimo centravanti della Molinense non riesce a ripetersi dopo il sigillo -sempre dagli undici metri- contro Scienze Motorie angolando troppo la traiettoria del proprio mancino e vanificando in questa maniera la chance del nuovo vantaggio dei suoi. Gestionale, inevitabilmente, subisce il contraccolpo psicologico del primo vero turning point della gara mentre Sanitarie, rinvigorita dall'episodio in questione, si lancia invece all'arrembaggio per approfittarne trascinata dalle proprie punte di diamante: passano, a questo proposito, appena 4' quando Bambi, ricevuta la sponda di Bellosi, parte in velocità da posizione defilata sulla destra per poi servire, nei pressi del lato corto dell'area, nuovamente al proprio numero 30 il pallone e consentirgli così di spingerlo da pochi passi alle spalle di Simoni per il sorpasso dell'undici in completo verde. Arrivati a questo punto, su Ingegneria Gestionale cominciano ad addensarsi sempre più le nubi del secondo flop consecutivo che costringono, dunque, mister Salvadori a mescolare un po' le proprie carte in tavola con gli ingressi, al 62', di Baldini e Bartolozzi al posto di Masi e Guidi: i finalisti della seconda edizione, così, tentano di tornare a guadagnare progressivamente campo e coraggio ma, sulle prime, la retroguardia avversaria non si lascia sorprendere inducendo, di fatto, i ragazzi in completo bianco a provarci prevalentemente -e senza successo- da fuori. All'84', però, inizia tutta un'altra contesa quando, sugli sviluppi di una touche di Zoppi, nell'area di Sanitarie si registra un contatto sospetto tra Piccini e Lorenzoni che induce l'arbitro ad indicare il dischetto del rigore: l'episodio, che anche in seguito non mancherà di essere particolarmente discusso, viene come da prassi controllato in sala VAR da cui, infine, proviene l'invito al direttore di gara a recarsi al monitor per un ultimo check ma, dopo circa quattro minuti d'interruzione, il signor Denisi resta delle proprie idee confermando definitivamente il penalty in favore di Gestionale. Sul pallone, pesante come un macigno, si presenta Parri che, dimostrando una notevole quantità di "ice in his veins", trafigge Previtera riportando il risultato in parità. Considerando come il segno x, in realtà, serva però a ben poco ad entrambe le formazioni, la relativa voglia di vincere emerge adesso massimamente e fa saltare completamente gli schemi trasformando il match in una guerra di nervi in cui, a partire dall'extra-time di ben 10', a fare la decisiva differenza divengono i dettagli: al 90', a questo proposito, Roggiolani non angola a dovere la propria incornata sullo spiovente di Marafioti mentre, sul capovolgimento di fronte, si registra l'ultimo spartiacque della contesa quando Parri, coronando così una prestazione personale mastodontica, si incarica della battuta di un corner dalla destra indirizzando dalle parti dell'area piccola avversaria una parabola sulla quale Baldini, colpevolmente lasciato libero dalla linea arretrata di Sanitarie, piazza la zampata che vale il contro-sorpasso dei relativi colori facendone esplodere di gioia il collettivo per il definitivo 3-2. Per i ragazzi di mister Torrini la botta è esiziale: a nulla, infatti, valgono gli ultimi e disperati assalti di Sanitarie per evitare di finire ancora al tappeto in quanto, anzi, è ancora una galvanizzata Gestionale a rendersi pericolosa quando il cronometro segna addirittura il 100' fallendo, però, incredibilmente il colpo del definitivo ko con un Brinzaglia che da due passi centra soltanto l'esterno della rete con Previtera fuori causa sull'invito in orizzontale di Niccoli. La partita, dunque, si conclude con il successo di misura dei ragazzi di mister Salvadori, alimentandone le speranze di tornare dopo un anno di assenza in semifinale a condizione di imporsi però, con due risultati comunque a disposizione su tre, ai danni di Ingegneria nel determinante derby dell'ultima giornata della fase a gironi; sul fronte opposto, invece, Professioni Sanitarie non riesce a ripetere l'exploit della precedente edizione e si trova già costretta a salutare con innumerevoli rimpianti la competizione nelle vesti di fanalino di coda del proprio raggruppamento.
Riccardo Palchetti
Girone B:
UMANISTICA (4-4-1-1): Fontana; Al Zaghaibeh (93' Regoli), Capecchi (91' Vasington), Daka, Bennardo (C); Nocentini (83' Caviglia), Loayza, Mori (66' Palandri), Costantini (60' Matucci, 92' Cioni); Di Maggio (84' Amato); Ara (91' Abu Adas). A disp.: Fania, Denisi. All.: Mauro Capecchi.
ECONOMIA (4-3-3): Nannelli; Guidotti (83' Tanzi), Ferretti (66' Rubechini), Gorfini, Trincia; Cosmi, Mugnaini (83' Lacrimini), Feroce (60' Biagini); Leporatti (C) (72' Kengni), Tanini, Barletti (60' Calonaci). A disp.: Nocentini, Fois, Chiti, Pezzella. All.: Fabio Ciullini.
ARBITRO: De Biase di Firenze.
RETI: 33' Ara, 38' Barletti, 43' Leporatti, 77' Tanini.
NOTE: ammoniti Mori, Ara e Trincia.
Umanistica 1, Flavio Tanini 3: nella giornata d'apertura del conclave per l'elezione del nuovo pontefice, sfociata in una fumata nera, il fantasista di Economia fa il bello e il cattivo tempo contro i ragazzi di mister Capecchi e, collezionando due assist, due reti -di cui una in seguito non convalidata- e una traversa da distanza siderale, permette con prepotenza ai propri colori di strappare tre punti a dir poco cruciali che, di fatto, li proiettano con ogni probabilità in semifinale dopo soltanto 180' disputati. Per quanto l'undici agli ordini di mister Ciullini non si sia reso protagonista della propria più brillante prestazione, anche in questa circostanza Economia ha pur sempre saputo fare perno sulla propria superiorità tecnica, sfruttandola nei momenti chiave del confronto per alimentare un ruolino di marcia sin qui perfetto ai danni di un'Umanistica che invece, dal canto proprio, per quanto sia andata incontro a un identico esito ha comunque dimostrato notevoli progressi rispetto alla batosta incassata all'esordio contro Giurisprudenza concedendosi addirittura il lusso di passare in vantaggio a fronte di un errato disimpegno avversario grazie all'implacabile fuoriquota Ara. Al netto di ciò, tuttavia, dal momento che in fondo quel che conta è sempre il risultato i due ko sin qui rimediati potrebbero già risultare fatali per l'équipe in completo nero che infatti, qualora i reds di mister Giusti dovessero ottenere almeno un punto contro Ingegneria Meccanica, si troverebbero con un turno d'anticipo già costretti a salutare la competizione. Per quel che invece concerne la cronaca dell'incontro, è in realtà proprio Umanistica a partire al fulmicotone con il recupero di un sanguinoso possesso, al 4', da parte di Ara che, una volta saltato Gorfini, lascia partire un insidioso tiro-cross sul quale è provvidenziale Trincia nell'anticipare l'accorrente Nocentini e allontanare il pallone dallo specchio. Scampato il pericolo, ad ogni modo, Economia risponde in men che non si dica e in occasione dell'immediato capovolgimento di fronte è invece Barletti a non incontrare miglior fortuna facendosi murare dal relativo marcatore proprio al momento della conclusione in piena area sull'invito dalla sinistra di Leporatti. Il match, a questo punto, entra in una fase di sostanziale stallo in cui i blues, pur detenendo pallino del gioco e prevalente iniziativa, si trovano tuttavia costretti a fare i conti con una coriacea e ben disposta in campo Umanistica che, per il momento, trae profitto dalla non elevata intensità della manovra avversaria per fare debitamente quadrato dalla cintola in giù e limitare al minimo la concessione degli spazi ai finalisti del 2024. Dove, peraltro, non arriva la retroguardia in total black sono comunque i guantoni di Fontana a togliere le castagne dal fuoco ai ragazzi di mister Capecchi come dimostrato, per esempio, al 23' quando Leporatti, colpendo a botta sicura sullo scarico di Feroce, si vede negare la gioia del vantaggio dal prodigioso intervento con la mano di richiamo dell'estremo avversario che, dal canto proprio evidentemente non ancora pago, si ripete altrettanto decisivamente qualche attimo più tardi sull'acrobazia da cineteca di Tanini. Per quanto sia ancora Economia a tenere abbastanza saldamente in mano il comando delle operazioni, al 33' Umanistica sovverte ogni pronostico e mette esizialmente la testa avanti: a questo proposito Ferretti, attardatosi per un attimo di troppo a liberarsi del servizio a rimorchio di Cosmi, calcia sul corpo di un Mori lanciatosi in pressione un pallone che schizza dalle parti di Ara che, perfezionato l'ingresso nei sedici metri dei blues, lo corregge nella porta rimasta sguarnita dopo la precedente respinta ravvicinata di Nannelli timbrando così per la seconda volta in assoluto il proprio cartellino nella kermesse. Il duro colpo, di conseguenza, scuote definitivamente l'undici di mister Ciullini e lo costringe a innalzare con veemenza i giri del proprio motore finché, al 38', non è Barletti a pareggiare i conti sugli sviluppi della controffensiva di Economia con una soluzione dal lato destro dell'area che, propiziata dal suggerimento di Tanini, si insacca sul primo palo complice anche l'infortunio di un non attentissimo Fontana. Con un'inerzia della partita adesso completamente stravolta, i blues calcano la mano su quest'ultima e non a caso, nell'arco di soltanto sessanta secondi, al medesimo Barletti si presenta finanche la chance dell'istantanea doppietta ma l'esterno del Cobra Kai, liberato a un passo dall'area piccola dal traversone al bacio di Trincia, angola di un soffio la mira della propria incornata che si risolve, perciò, in un niente di fatto. Il sigillo del sorpasso, comunque, resta pur sempre nell'aria per Economia che, a questo proposito, vi perviene al 43' quando, sfruttando perfettamente l'invito in verticale dell'ispirato Tanini, Leporatti piazza il micidiale uno-due dei suoi da posizione centrale vanificando il tentativo di ribattuta di Fontana. Dopo una timida reazione di Umanistica che, durante l'unico minuto di recupero concesso dal signor De Biase, vede Capecchi spedire al lato un calcio da fermo concesso ai relativi colori qualche passo oltre la trequarti, al rientro in campo dopo l'intervallo Economia riprende a macinare il proprio gioco allo scopo di mettere il prima possibile in cassaforte il successo ma, sulle prime, è la dea bendata a interferire in maniera rilevante coi piani dei blues mandando, infatti, le staffilate di Tanini e Leporatti a infrangersi, rispettivamente, sulla traversa e sul palo tra il 58' e il 60'. Al 69' è invece la volta di Mugnaini che, liberatosi al tiro nei pressi del limite, si vede però dire di no dalla pronta opposizione di Fontana prima che Gorfini corregga maldestramente al di là della sbarra la sfera rimasta vagante. Soltanto centoventi secondi più tardi, peraltro, il medesimo numero 21 di Economia può riprovarci ma, in questa circostanza, è il terzo legno di giornata dei blues a impedire a costoro di calare il tris per approdare con maggiore tranquillità agli ultimi scampoli di contesa. I ragazzi di mister Ciullini, tuttavia, continuano imperterriti a tenere all'angolo Umanistica e così, dopo un altro colpo di reni che al 75' Fontana perfeziona su un Guidotti liberato largo a destra da un pregevole dai e vai concluso con Tanini, al 77' i relativi sforzi giungono infine a meritata ricompensa quando l'implacabile Tanini, suggellando così una prestazione personale davvero sopra le righe, si gira improvvisamente dai trenta metri e scaraventa in fondo al sacco un autentico missile che trafigge un Fontana non del tutto esente da colpe conferendo al contempo il definitivo assetto allo score. Come se non bastasse, peraltro, in piena zona Cesarini il 10 di Economia sgasa in ripartenza sull'out mancino e lascia partire un chirurgico diagonale che termina la propria corsa all'angolino: il direttore di gara, tuttavia, dopo essere stato richiamato al monitor dalla sala VAR ravvisa in avvio di azione un intervento falloso di Kengni ai danni di Vasington annullando dunque il poker ai blues senza che però ciò, ad ogni modo, influisca minimamente sulla relativa possibilità, di lì a una manciata di secondi, di festeggiare per l'avvenuta conquista dell'intera posta in palio.
Riccardo Palchetti
INGEGNERIA MECCANICA (4-3-2-1): Caroti; Tramonti (C), Fabbri, Marino, Vagaggini; Caselli (84' Sabatini), Bonanni (78' Tripoli), Andreini; Bellucci, Sarti; Fibbi. A disp.: Roggi, Chelini, Di Tirro, Broscia, Bianchi, Nicchi, Navarria, Benvenuti, Fadda, Lo Vecchio. All.: Giorgio Mandragora.
GIURISPRUDENZA (3-5-2): Catelani; Baravelli, Prunecchi, Calosci (80' Mazzanti); Santoro, Ciavatta (91' Ivastanin), Giambra (49' Broetto), De Vita (C) (91' Leshi), Dodaro; Ribeiro (62' Pretelli), Paggetti. A disp.: Bado, Panerai, Fantechi, Procida. All.: Leonardo Giusti.
ARBITRO: Denisi di Arezzo.
RETI: 27' Fabbri, 35', 87', 95' Paggetti.
NOTE: ammoniti Giambra, Caselli, Ribeiro, Vagaggini, Sarti e Broetto.
Fabbri illude, dopodiché Paggetti sale in cattedra e, con un'altra prestazione sontuosa, cala il decisivo hat-trick che permette a Giurisprudenza di rimontare l'iniziale svantaggio e staccare il pass per le semifinali grazie al 3-1 rifilato ai danni di un'Ingegneria Meccanica che, dal canto proprio, si trova invece costretta -tanto quanto, peraltro, Umanistica- a salutare con 90' d'anticipo la kermesse. Per i ragazzi di mister Giusti, tuttavia, è stato a dir poco complicato portare a casa l'intera posta in palio poiché i relativi avversari, per quanto meno frizzanti dalla cintola in su rispetto alla sconfitta incassata contro Economia, hanno stavolta sfoderato specialmente in retroguardia una prestazione corale di carattere e sacrificio che li ha visti resistere fino all'87' e far prendere di conseguenza un gran bello spavento ai reds che invece, sul fronte opposto, per quanto abili a punire l'équipe agli ordini di Giorgio Mandragora anche grazie all'ausilio dei colpi di un elemento davvero fuori categoria come il proprio numero 11, al netto del successo finale hanno lasciato intravedere in maniera evidente il bisogno di oliare ancora qualche meccanismo. Sono, comunque, proprio i finalisti del 2022 a partire con più convinzione al fischio d'inizio, prendendo in mano le redini dell'incontro e sfiorando per ben due volte in pochi secondi il punto del vantaggio al 12': dapprima, a questo proposito, Paggetti mette il turbo e si defila in piena area sulla destra lasciandosi però ipnotizzare dal pronto intervento coi piedi di Caroti, dopodiché il medesimo estremo difensore del Prato si ripete abbassando la saracinesca anche sul tentativo di un Santoro lesto a impossessarsi del pallone dopo la precedente ribattuta. Al 16' invece, sul corner di Ciavatta, Prunecchi finisce a terra all'interno dei sedici metri avversari inducendo il signor Denisi alla concessione di un penalty in favore di Giurisprudenza per un presunto colpo al volto subìto da parte del numero 13 in completo rosso: tuttavia, una volta invitato all'on field review da parte della sala VAR, il direttore di gara torna sui propri passi accorgendosi di come in realtà ad aver centrato il difensore del Lebowski fosse stato, a causa di un rimpallo, il pallone e revocando dunque la concessione del rigore ai reds. Ingegneria Meccanica però, che fino a quel momento si era dedicata a una prevalente opera di copertura funzionale a offrire il meno possibile il fianco alle scorribande avversarie, al 27' si rivela anche cinica nel far pagare a caro prezzo a Giurisprudenza le relative leggerezze quando, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti di Bellucci, Catelani ne calcola erroneamente la traiettoria uscendo a vuoto e permettendo in questo modo a Fabbri, in piena area piccola, di correggere agevolmente in incornata la sfera oltre la fatidica linea bianca per il vantaggio degli orange. Stando così le cose, in questo momento i ragazzi di mister Mandragora -in virtù del vantaggio negli scontri diretti- salirebbero al secondo posto a scapito proprio di una Giurisprudenza che, definitivamente scossa da un simile spettro, si affida all'estro e alla classe del proprio elemento più rappresentativo rendendo per Meccanica assai effimera la gioia dell'aver stappato la partita: corre infatti il 35' quando Paggetti, ricevuta l'apertura sulla destra di Dodaro, converge verso il centro superando ben due avversari e lascia partire dai venti metri una perla a girare in pieno stile Arjen Robben che si incastona direttamente sotto la traversa ristabilendo splendidamente le sorti dell'incontro. A fronte del momentaneo en plein realizzato da Economia, però, al roster in completo arancione un punto non sarebbe più di tanto utile mentre, dall'altro lato, anche Giurisprudenza trarrebbe massimamente profitto da un successo che le garantirebbe di blindare in largo anticipo le final four: di conseguenza, la voglia di vincere evidentemente caratterizzante entrambe le formazioni protagoniste emerge come non mai e trasforma l'avvio di ripresa in un autentico botta e risposta. I primi a poter beneficiare, a questo proposito, di un'enorme chance per mettere ancora la testa avanti sono gli orange: al 46', infatti, Catelani è ancora imperfetto in uscita in occasione del corner dall'out mancino di Andreini e propizia la torre di Bonanni all'indirizzo, nuovamente, di Fabbri che però, al netto della distanza ravvicinata, si vede negare la gioia dell'incredibile doppietta dal plastico e miracoloso tuffo dell'estremo avversario che si riscatta così ampiamente dal precedente errore. Il medesimo Bonanni peraltro, al 55', decide invece di mettersi in proprio ma, nonostante la più che invitante mattonella da cui ha modo di lasciar partire la propria soluzione sull'invito dal limite di Bellucci, cestina parimenti la chance del nuovo vantaggio dei propri colori spedendo il pallone sul fondo. Sull'immediato capovolgimento di fronte è Paggetti a non sfruttare a dovere lo scarico di capitan De Vita, mentre al 58' servono ancora i guantoni del provvidenziale Catelani per sporcare decisivamente in corner la rasoiata di un Fibbi imbeccato dal filtrante a tagliare la difesa di un ispirato Andreini. Al 62' Giurisprudenza torna a rendersi pericolosa con il solito Paggetti, la cui conclusione dai sedici metri, giunta al termine di un interessante break di Ribeiro, si perde però al di là del montante. Ingegneria Meccanica, tuttavia, per parte propria incassa ancora il colpo e risponde prontamente nell'arco di 60" quando Sarti, dopo aver raccolto il suggerimento in orizzontale di Bellucci, cambia rapidamente direzione eludendo così la pressione difensiva nei relativi confronti e scocca nei pressi dell'area piccola un potente rasoterra che Catelani è strepitoso nel neutralizzare coi piedi impedendo così di nuovo ai suoi di tornare sotto nel punteggio. Scampati, sia pur con più di qualche brivido, i pericoli in ripetuta successione, i reds si riorganizzano serrando i propri ranghi in retroguardia e tentando anzi di innalzare i giri del proprio motore allo scopo di perfezionare il prezioso sorpasso: se però, al 75', il neo-entrato Pretelli fallisce al volo, da pochi passi, il punto dell'1-2 sul preciso spiovente di prima intenzione di De Vita, 3' più tardi non incontra invece miglior fortuna su calcio da fermo un Paggetti che, fattosi toccare corto il pallone da Santoro, non angola a dovere il proprio mancino che viene, dunque, allontanato dalla respinta di un Caroti bravo ad allungarsi sulla propria destra. Dopo un altro paio di tentativi esperiti senza successo da parte dell'esterno offensivo del Cubino, all'86' l'opportunità per il raddoppio dell'undici in completo rosso è capitale quando, sugli sviluppi di un corner di Santoro, ad irrompere sul traversone di Ciavatta diretto sul secondo palo è Pretelli che tuttavia, pur schiacciando con decisione il proprio colpo di testa ravvicinato verso l'angolo più lontano, vede il proprio urlo di gioia strozzarglisi in gola a fronte del monumentale salvataggio sulla linea perfezionato da parte di Vagaggini. Ciononostante, i reds non mollano la presa ma, anzi, continuano a tenere alle corde un'Ingegneria Meccanica a trazione offensiva via via sempre meno insidiosa finché, all'87', non si registra l'episodio spartiacque dell'intero confronto: in occasione, a questo proposito, di un discusso tiro dalla bandierina conquistato da Dodaro, Paggetti addomestica la sfera al limite dopo il tentativo di allontanamento di Sarti e, al netto del poderoso nugolo di uomini di fronte a sé, si rende protagonista di un'altra parabola a girare. Nugolo di uomini che, dall'altro lato, si rivela invece esiziale per Caroti che, infatti, vede partire con un attimo di ritardo la conclusione del numero 11 avversario riuscendo unicamente a toccare il pallone senza, però, impedirgli di terminare dritto in fondo al sacco per il sorpasso di Giurisprudenza. Per un collettivo in completo rosso in toto in visibilio, una frastornata Ingegneria Meccanica vede invece sgretolarsi proprio sul più bello la possibilità di credere ancora nelle semifinali ma, nonostante l'infimo lasso di tempo rimasto a disposizione, l'undici di mister Mandragora prova comunque a gettare il cuore oltre l'ostacolo alla ricerca di un ormai insperato segno x: tuttavia, sulla sponda opposta, gli orange finiscono inevitabilmente per sbilanciarsi un po' e al crepuscolo dell'extra-time è, neanche a farlo apposta, Paggetti a far calare la scure della certificata eliminazione dal torneo sui propri avversari ripartendo in contropiede dalla relativa metà campo e lasciando nettamente sul posto Marino per poi, una volta presentatosi indisturbato innanzi al cospetto di Caroti, trafiggere quest'ultimo per il definitivo 1-3 coronando con una meravigliosa tripletta una prestazione personale a dir poco sopra le righe.
Riccardo Palchetti
CLASSIFICA MARCATORI
5 RETI: Paggetti (Giurisprudenza).
2 RETI: Manecchi, Tanini (Economia), Ara (Umanistica), Parri (Ing. Gestionale).
1 RETE: Caruso, Catignano, Giustarini, Perlongo (Scienze Motorie), Guidi, Baldini (Ing. Gestionale), Sarti, Fabbri (Ing. Meccanica), Leporatti, Barletti (Economia), Leshi, Ulivieri, Broetto, Mazzanti, De Vita (Giurisprudenza), Maretti, Matteini (Ingegneria), Marafioti, Chini, Bellosi (Professioni Sanitarie).