CHE PARTITA HAI VISTO? Analisi e commenti delle gare valevoli per la prima giornata della FacolCup Enic 2025
RISULTATI
Girone A:
Scienze Motorie - Ingegneria Gestionale 3-1
Professioni Sanitarie-Ingegneria 1-2
Girone B:
Economia-Ingegneria Meccanica 3-1
Giurisprudenza-Umanistica 7-1
ANALISI DELLE PARTITE
Girone A:
SCIENZE MOTORIE (4-3-3): Belli; Catolfi (C), Catignano, Ferrari (88' Ceccherini), Soldi (88' Taddei); Zocco, Caruso (80' Signorile), Salvadori (50' Ulivelli); Calosi (62' Mantelli), Giustarini (88' Fiore), Perlongo (62' Macchiarelli). A disp.: Bicchi, Giorgelli, Campani. All.: Giovanni Corsi.
INGEGNERIA GESTIONALE (4-2-3-1): Simoni; Grazzini (62' De Mattia), Celli, Grandi, Zoppi (C); Niccoli (88' Giovacchini), Piccini (74' Brinzaglia); Baldini (68' Masi), Campolmi (81' Pulidori), Parise (46' Bartolozzi); Guidi. A disp.: Parri, Meacci, Corti, Berretti, Bruschi. All.: Gioele Salvadori.
ARBITRO: Denisi di Arezzo.
RETI: 22' Caruso, 34' Catignano, 43' Giustarini, 58' Guidi rig.
NOTE: ammoniti Piccini, Caruso, Zocco, Brinzaglia e Catolfi.
La pressione e le aspettative alla vigilia, da parte degli addetti ai lavori ma non solo, sui campioni in carica non potevano che essere ingenti: tuttavia, al netto tanto di ciò quanto di un cliente a dir poco scomodo come un'Ingegneria Gestionale a caccia di riscatto dopo il flop del 2024 che, per la prima volta, l'aveva vista fermarsi alla fase a gironi, Scienze Motorie ha nuovamente dimostrato di saper fare perno sulle proprie indubbie qualità strappando i primi tre punti della quarta edizione del torneo e ripartendo perciò col piede giusto nel proprio cammino in Facolcup 322 giorni dopo il trionfo al "Viola Park" contro Economia. I ragazzi di mister Corsi, a questo proposito, dopo un'iniziale botta e risposta coi propri avversari hanno preso decisivamente in mano le redini del confronto mettendo al sicuro il successo già prima dell'intervallo per poi, sfoderando così quel bifrontismo che tipicamente si addice a un collettivo degno di nota nonché coi propri obiettivi ben chiari, palesare nel corso della ripresa una capacità di saper soffrire che, nonostante la rimarchevole impennata d'orgoglio sfoderata da parte di Ingegneria Gestionale, li ha infine premiati -stante il 3-1 consolidatosi al triplice fischio- con la conquista dell'intera posta in palio. E', ad ogni modo, l'undici in completo bianco a rendersi protagonista del primo squillo rilevante del match quando Campolmi, da posizione defilata sulla sinistra, impegna severamente Belli in corner con un colpo a botta sicura di prima intenzione al 4': sugli sviluppi del seguente tiro dalla bandierina, battuto da Niccoli, il pallone schizza direttamente sul secondo palo ove tuttavia Celli, lasciatosi prendere da un'eccessiva foga, al netto dell'invitante mattonella alza eccessivamente la mira della propria soluzione. La reazione di Scienze Motorie non si fa però attendere e nell'arco di appena centottanta secondi è dunque Simoni a non dimostrarsi da meno rispetto al collega, sporcando oltre il montante la staffilata di Caruso e concedendo in questo modo ai propri avversari soltanto un calcio d'angolo sui cui sviluppi tuttavia Giustarini cestina una nitida chance per il vantaggio dei suoi schiacciando con la testa sul fondo, da distanza ravvicinata, la parabola di Salvadori. Sul fronte opposto, al 13', non incontra miglior fortuna un calcio piazzato dello specialista Niccoli, che non mette a fuoco il bersaglio per una questione di centimetri, mentre al 18' è ancora Giustarini a spedire direttamente tra le braccia dell'attento Simoni una punizione che il direttore di gara aveva concesso qualche istante prima a Scienze Motorie per un atterramento di Piccini, nella circostanza ammonito, ai danni di Salvadori. Arrivati a questo punto, però, l'ago della bilancia inizia a pendere con maggior evidenza dal lato dei campioni in carica, abili a effettuare un aggressivo pressing sui tentativi di disimpegno di Ingegneria Gestionale nonché a far girare con più efficacia il pallone: al 20', a questo proposito, Giustarini sgasa sulla destra e, svestendosi dei panni di finalizzatore, indossa quelli di assist-man servendo a centro area un vero e proprio cioccolatino all'indirizzo di Perlongo che tuttavia, non calibrando a dovere il proprio tentativo, fallisce una più che ghiotta opportunità per regalare il punto del vantaggio al roster in completo giallo graziando Simoni da due passi con un tiro che termina alle stelle. Un simile episodio, alla luce dell'id quod plerumque accidit in questo sport, potrebbe ben prestarsi a fungere da prodromo all'applicazione della sua legge non scritta per eccellenza ma, contrariamente a ciò, Scienze Motorie continua a tenere alti i giri del proprio motore e dopo soltanto 120" sblocca infine il risultato quando Caruso, confezionato un uno-due con lo scatenato Giustarini, lascia partire un insidioso mancino da fuori che beffa Simoni sul primo palo e porta sul momentaneo 1-0 i ragazzi di mister Corsi. Sulle prime, a onor del vero, Ingegneria Gestionale non accusa minimamente il colpo e mette a punto pressoché immediatamente una controffensiva che, al 29', porta il centrocampista del Luco Niccoli a scagliare un'autentica bordata dai sedici metri sulla quale risulta però provvidenziale una deviazione del muro difensivo avversario per alzarne la traiettoria in corner. Dall'altro lato, però, i campioni in carica si confermano ancora una volta un'équipe cinica e capace di far risultare letale ai propri avversari la concessione anche del minimo spazio: così, al 34', Catignano prende l'ascensore sul calcio d'angolo di Salvadori e in incornata, anche grazie all'ausilio del palo, insacca il punto del raddoppio dei suoi. Punto del raddoppio che, visto dall'opposta prospettiva, è un colpo durissimo per i ragazzi di Gioele Salvadori che così, al 43', capitolano finanche per la terza volta ad opera dell'implacabile Giustarini che, messosi in proprio intercettando un impreciso disimpegno di Simoni, si presenta indisturbato al cospetto di quest'ultimo per poi scavalcarlo un istante più tardi con un delizioso lob che permette a Scienze Motorie, dunque, di ipotecare già con largo anticipo i tre punti. Nell'intervallo il tecnico di Gestionale prova a correre ai ripari inserendo il fuoriquota Bartolozzi al posto di Parise ma, al 46', è ancora l'équipe di Giovanni Corsi a far tremare i propri avversari quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo dall'out mancino di un Salvadori confermatosi autentica spina nel fianco sulle palle ferme per i ragazzi in completo bianco, l'implacabile Giustarini si coordina in una volée che finisce però per infrangersi sulla sbarra. Scampato il pericolo in questione, pur nel proprio momento di massima difficoltà Ingegneria Gestionale reagisce con rabbia e orgoglio e, tirando fuori i propri artigli, tenta di mutare l'inerzia del match provandoci anzitutto al 55' con un Campolmi che si vede però negare la gioia del gol, sull'invito di Piccini, dalla pronta respinta di Belli. I ragazzi di mister Salvadori non mollano la presa e al 58', dopo un contatto tra Zocco e il neo-entrato Bartolozzi all'interno dell'area di Scienze Motorie, il signor Denisi viene richiamato al monitor dalla sala VAR per poi accordare in favore di Gestionale un penalty che, pur con qualche brivido, Guidi trasforma rimettendo i propri colori in carreggiata. Accorciate le distanze, la compagine finalista dell'edizione 2023 prende ancor più coraggio costringendo i propri avversari a una prevalente azione di rimessa: dopo un intervento di Belli per neutralizzare la zuccata di Grandi al 61', però, dall'altra parte Scienze Motorie dà al 67' una nuova e icastica dimostrazione del proprio impressionante cinismo. A questo proposito, neanche a farlo apposta, Giustarini raccoglie una corta respinta difensiva sul filtrante di Caruso e scocca da fuori una prodezza balistica di prima intenzione che si insacca a fil di palo: a mettere, tuttavia, i bastoni fra le ruote ai bicampeones della Facolcup è nuovamente la tecnologia VAR che infatti, al termine di un lungo check registratosi nell'apposita sala, induce il direttore di gara ad annullare il punto della doppietta personale al duttile centrocampista della Settignanese ravvisando in posizione di fuorigioco, sugli sviluppi dell'azione, il numero 22 Macchiarelli. Beneficiando così della chance di restare ancora in partita, Ingegneria Gestionale trae da ciò nuova linfa e torna alla carica al 78' trascinata dal proprio capitano Zoppi che, rientrato con maestria sulla sinistra, scodella in mezzo un pallone a cui Masi non imprime però né la potenza né la precisione necessarie per impensierire a dovere Belli. I ragazzi di mister Salvadori, ad ogni modo, hanno il merito di continuare a crederci senza darsi in anticipo per vinti e all'84' è Niccoli, un altro degli elementi di maggior spicco tra le file di Ingegneria Gestionale, a tentare di mettere un po' più di pepe alle battute finali del match con un piazzato dal lato corto dell'area che finisce tuttavia alto di un soffio: al netto degli ultimi assalti da parte del roster in completo bianco, però, Scienze Motorie continua a stringere i denti sino a un gong che, dopo ben 8' addizionali, le consente perciò di mettere in cascina i primi tre punti della propria Facolcup 2025 senza che lo score subisca ulteriori ritocchi.
Riccardo Palchetti
PROFESSIONI SANITARIE (4-3-3): Previtera; Marchese (74' Bellosi), Marafioti, Lorenzoni (62' Regni), Frasciello; Quadri (62' Bencini), Diku (55' Cavarretta), Mascherini (C) (84' Bartoletti); Roggiolani (74' Cantini), Brestolani (55' Bambi), Chini (38' Alfoar). A disp.: Picone, Briglia, D'Amaddio. All.: Yuri Torrini.
INGEGNERIA (3-4-1-2): Balucani; Matteini, Vannini, Maretti (66' Livi); Chiavacci, Becattini, Cortini (74' Garofalo), Nencioni; Calbi (85' Staderini); Melli (C) (58' Vegni), Sicuranza (74' Dugini). A disp.: Stasi, Rabissi, Fili, De Luca, Manetti. All.: Nik Cinigiani.
ARBITRO: Sodi di Firenze.
RETI: 23' Maretti, 69' Matteini, 77' Marafioti rig.
NOTE: ammonito Chiavacci.
Proverbialmente, per sottolineare l'opportunità di anticipare decisivamente il nemico, si tende a dire come la miglior difesa sia l'attacco: forse però, a fronte del dipanarsi degli eventi di Professioni Sanitarie-Ingegneria, nel caso dei ragazzi di mister Cinigiani potremmo -per quanto oggettivamente visto- capovolgere la prospettiva evidenziando invece come il miglior attacco sia la difesa. L'équipe in completo viola infatti, chiamata a ripartire in questa Facolcup 2025 dopo la cocente eliminazione maturata durante la fase a gironi dello scorso anno che l'aveva vista portarsi a tanto così dal pass per le semifinali, bagna con successo il proprio esordio imponendosi, grazie alle reti di due difensori su palla inattiva, con l'aggregato di 2-1 ai danni dei ragazzi di mister Torrini che, dall'altro lato, hanno pagato a caro prezzo una più evidente mancanza di cinismo negli ultimi metri rispetto ai propri avversari in un confronto rivelatosi, comunque, sostanzialmente equilibrato per tutta la relativa durata -al quale, peraltro, entrambi i collettivi non si presentavano a pieno organico considerando, ad esempio, l'indisponibilità in retroguardia di preziose pedine come i fuoriquota Minatti e Biffoli tra le file di Ingegneria o, sul fronte opposto, l'impossibilità per il tecnico di Professioni Sanitarie di schierare dal 1' elementi di spicco come Bellosi o Bambi poiché reduci, quello stesso pomeriggio, dai rispettivi impegni dilettantistici nelle bagarre dei play-off. Sin dal fischio d'inizio del signor Sodi i valori sul rettangolo verde si equivalgono e il match, nelle sue battute d'apertura, scorre sulla falsariga del botta e risposta per quanto, al 6', la chance per il vantaggio di Professioni Sanitarie sia a tutti gli effetti colossale quando, sugli sviluppi di un corner di Marchese, Brestolani prolunga con una volée il pallone servendo a Chini un autentico cioccolatino da scartare in piena area piccola: l'ex Audace Legnaia però, peraltro risultato ex aequo con Paggetti capocannoniere della precedente edizione, pur colpendo in maniera decisa il pallone con la testa si trova costretto a fare i conti con un vero e proprio miracolo di Balucani che, istintivamente, respinge abbassando la saracinesca. La risposta di Ingegneria, ad ogni modo, non si fa attendere ma, sul capovolgimento di fronte, Sicuranza alza in incornata di un soffio la traiettoria lasciata partire da Calbi, punta di diamante dei suoi, in occasione di un piazzato nei pressi del lato corto dell'area. Al 18', sempre su calcio di punizione, il medesimo Calbi si mette stavolta in proprio non riuscendo però a centrare il bersaglio dai sedici metri: il punto del vantaggio, tuttavia, resta pur sempre nell'aria per i ragazzi di mister Cinigiani che infatti, dopo un tentativo da posizione centrale fallito da parte di capitan Mascherini sul fronte opposto, vi pervengono al 23' quando, su azione di calcio d'angolo avviata dal solito Calbi, all'interno dell'area di Professioni Sanitarie si accende una piccola mischia che Maretti -al netto del proprio ruolo di braccetto nel tridente difensivo dei suoi- risolve prontamente con movenze da attaccante puro portando Ingegneria in vantaggio con un imprendibile destro. La rete subita, arrivati a questo punto, scuote all'istante il roster in completo verde che, appena 4' più tardi, potrebbe già ristabilire le sorti dell'incontro quando, sugli sviluppi di uno spiovente di Frasciello dall'out mancino, Brestolani viene liberato in completa solitudine innanzi al cospetto di Balucani da un favorevole rimpallo: il 79 di Professioni Sanitarie, tuttavia, forse non aspettandosi un simile scenario resta condizionato dalla fretta e cestina incredibilmente l'opportunità per il segno x con una soluzione che termina oltre il montante. Scampato il pericolo, al crepuscolo dei primi 45' Ingegneria torna alla carica per approdare ancor più tranquilla all'intervallo ma, se al 28' Melli gira di un niente al lato l'invito dalla sinistra di Nencioni, al 32' a non incontrare miglior fortuna rispetto al compagno è invece un Matteini che corregge da distanza ravvicinata sul fondo il preciso tiro dalla bandierina di Becattini. Sulla scia di questa ritrovata linfa in fase offensiva, l'undici di Cinigiani comincia la ripresa con il piede saldamente premuto sull'acceleratore ma la dea bendata, che dall'altro lato aveva costretto mister Torrini a inserire Alfoar al posto dell'infortunato Chini al 38', decide in questa circostanza di voltare le spalle a Ingegeria: dopo poco più di 60", a questo proposito, Chiavacci sfugge al proprio marcatore sulla profonda parabola di Cortini ma la sua conclusione da posizione defilata sulla destra si infrange in pieno sul legno prima che l'azione sfumi. Al 58', invece, Professioni Sanitarie ha nuovamente da recriminare con l'imprecisione sotto porta dei propri avanti quando, sugli sviluppi del tracciante di Marchese, Alfoar si trova libero di battere a rete all'interno dei sedici metri di Ingegneria finendo però per gettare alle ortiche la terza cristallina possibilità per i propri colori di gonfiare la rete avversaria: così, dopo una cartuccia sparata a vuoto per parte da Nencioni prima e Bambi poi, tra il 68' e il 69' la legge non scritta per eccellenza di questo sport trova sul sintetico del "Pazzagli" la propria ennesima applicazione. Procedendo con ordine, a onor del vero, anzitutto Calbi accende il motorino in contropiede e sgasa defilato a sinistra ma, a tu per tu con quest'ultimo, Previtera tiene con un colpo di reni a galla i suoi sporcando in corner l'insidioso lob del fantasista del Centro Storico Lebowski: dalla bandierina, però, la linea arretrata di Professioni Sanitarie si lascia cogliere impreparata consentendo così a Matteini, accorso di gran carriera sul secondo palo, di lasciare sul posto il proprio marcatore e schiacciare di testa in fondo al sacco l'assist al bacio di Becattini per il momentaneo 0-2. La partita, rebus sic stantibus, sembrerebbe sostanzialmente conclusa: i ragazzi di mister Torrini però, tutt'altro che intenzionati a gettare anticipatamente la spugna, si ribellano all'inerzia del confronto e si riversano con decisione in avanti, traendo profitto anche dagli ingressi di Bellosi e Cantini, per tornare in carreggiata e aggiungere un po' di pepe alle battute finali. Proprio in ossequio a questo sopraggiunto trend, dopo essersi visto deviare il proprio destro dalla distanza al 72' dall'attento Balucani, al 76' Alfoar indossa i panni di assist-man e con una sventagliata col contagiri spiana la strada verso la porta proprio a Bellosi che, al momento del tiro, viene trattenuto in area da un Nencioni costretto a intervenire in ritardo. Il signor Sodi, dunque, non esita a concedere a Professioni Sanitarie un sacrosanto penalty che qualche attimo dopo Marafioti trasforma con una non irrilevante dose di ghiaccio nelle proprie vene dimezzando dunque lo svantaggio dei suoi: al netto, però, degli ultimi e disperati assalti dei ragazzi di mister Torrini, Ingegneria fa quadrato con le unghie e con i denti attorno al prezioso risultato venendo infine premiata, dopo aver di fatto rischiato poco o nient'altro, con la conquista dell'intera posta in palio che le consente, al termine della prima giornata, di issarsi al vertice del Girone A assieme a Scienze Motorie.
Riccardo Palchetti
Girone B:
ECONOMIA (4-2-3-1): Nannelli; Chiti (89' Biagini), Ferretti (87' Calonaci), Fois, Gorfini (60' Trincia); Cosmi (89' Tanzi), Mugnaini (60' Kengni); Pezzella (27' Lacrimini, 87' Feroce), Tanini (89' Rocchini), Leporatti (C) (71' Guidotti); Manecchi (87' Rubechini). A disp.: Nocentini, Barletti. All.: Fabio Ciullini.
INGEGNERIA MECCANICA (4-3-2-1): Caroti; Di Tirro (92' Sabatini), Navarria (71' Caselli), Marino, Vagaggini (60' Tripoli); Bonanni (C), Fabbri, Andreini; Bellucci, Sarti; Fibbi (83' Bianchi). A disp.: Roggi, Tramonti, Fadda, Benvenuti, Nicchi, Lo Vecchio, Broscia. All.: Giorgio Mandragora.
ARBITRO: De Biase di Firenze.
RETI: 21', 42' Manecchi, 58' Sarti rig., 78' Tanini rig.
NOTE: ammonito Fibbi.
Tornata a figurare nella kermesse come uno dei roster più rilevanti dell'intero movimento -non è un caso che, nelle precedenti edizioni, i blues siano saliti ogni volta su un diverso gradino del podio- dopo la bruciante sconfitta patita al "Viola Park" contro Scienze Motorie in occasione della finale del 2024, Economia inizia con il piede giusto il proprio percorso in Facolcup strappando i primi tre punti messi in palio dal Girone B in virtù del 3-1 rifilato dai ragazzi di mister Ciullini all'undici di Ingegneria Meccanica. I blues, presentatisi ai nastri di partenza del torneo con un mix tra i figli della generazione capace di trionfare nel 2023 e una serie di nuovi innesti, sono stati abili non soltanto a fare perno sulla propria maggior esperienza dopo il botta e risposta iniziale con l'agguerrita équipe agli ordini di mister Mandragora, dimostrando a questo proposito di sapersi rivelare esiziali nei momenti chiave e approdando così all'intervallo avanti di due reti, ma anche a saper gestire la pressione una volta dimezzato lo svantaggio da parte dei relativi avversari riportandosi in avanti per mettere infine in cassaforte il successo e lasciare con l'amaro in bocca un'Ingegneria Meccanica che comunque, dal canto proprio, si è resa parimenti protagonista di una prestazione di carattere e sacrificio che l'ha vista dare ampiamente del filo da torcere ai propri avversari e confermare pienamente quelle aspettative della vigilia che avevano inquadrato il collettivo in completo arancione come una delle principali mine vaganti del torneo. E' proprio Meccanica, peraltro, a partire al fulmicotone facendo leva su un assetto tattico di ancelottiana memoria con, in particolare, gli strappi di Bellucci e del fuoriquota Sarti a servizio dei centimetri di Fibbi e, dopo poco più di 60", Di Tirro non inquadra lo specchio della porta spedendo al di là della sbarra una sfera rimasta vagante dopo il precedente traversone di capitan Bonanni. Economia, ad ogni modo, non tarda a reagire anche se Leporatti, liberatosi ottimamente al tiro al 3', non imprime a quest'ultimo né la potenza né la precisione necessarie per sorprendere un Caroti che si distende prontamente per intercettarne la traiettoria. All'8' invece, sul fronte opposto, i ragazzi di Giorgio Mandragora tornano alla carica anzitutto con un tentativo di Andreini che, da fuori area, impegna un attento Nannelli alla deviazione in corner: sul successivo tiro dalla bandierina, della cui battuta si incarica Bellucci, è il centravanti dell'Atletico Levane Fibbi a svettare su compagni e difensori con un imperioso colpo di testa che si stampa però clamorosamente sul montante. Scampato il pericolo, i blues si compattano dalla cintola in giù e imbastiscono una controffensiva che al 21' regala loro infine il vantaggio quando, sugli sviluppi di un tracciante telecomandato di Leporatti dalla trequarti destra, l'incornata del centrale difensivo Fois si stampa in pieno sul legno: la sfera, tuttavia, resta vagante e schizza dalle parti del vispo Manecchi che, fattosi trovare al posto giusto al momento giusto, non ha difficoltà a correggerla oltre la fatidica linea bianca avversaria a porta sguarnita. Meccanica però, dal canto proprio, dimostra di saper incassare il pur duro colpo e al 33' avrebbe una golosa opportunità per pareggiare che, tuttavia, viene sprecata in maniera tutt'altro che ortodossa da parte di un Fabbri che manda oltre le recinzioni del "Pazzagli" un calcio di punizione accordato ai suoi nei pressi del limite dell'area. 5' più tardi è invece di nuovo la volta di Manecchi che, agganciato un traversone dall'out destro, si porta repentinamente al tiro vedendosi però negare la gioia della doppietta dalla risposta in due tempi di Caroti. Doppietta che, ad ogni modo, resta nell'aria per il classe 2002 ex Grassina, il quale dovrà a questo proposito attendere giusto una manciata di minuti: tra il 41' e il 42', infatti, si registra uno dei turning points della contesa quando Fois sfiora l'autorete con una maldestra deviazione sul cross di Bellucci prima che Andreini, impossessatosi del pallone, finisca a terra nei sedici metri dei blues. Il direttore di gara, dal canto proprio, lascia proseguire e sull'immediato capovolgimento di fronte Caroti si lascia sfuggire la conclusione di Tanini: ancora una volta, dunque, per Manecchi è un gioco da ragazzi portarsi a referto con l'estremo avversario fuori causa e siglare così il momentaneo 2-0 dei propri colori che viene convalidato al termine di un lungo check della sala VAR circa tanto la regolarità del precedente intervento ai danni della mezzala del Vaggio Piandiscò quanto un possibile fuorigioco del numero 9 in maglia blu al momento della ribattuta vincente. In avvio di ripresa Economia, da ciò galvanizzata, si muove subito a trazione anteriore e al 49' Mugnaini, dopo un'ubriacante serpentina, impegna sugli sviluppi di un calcio d'angolo Caroti a una respinta sulla quale si avventa Ferretti per il tris dei ragazzi di mister Ciullini: il signor De Biase, tuttavia, viene richiamato al monitor per poi annullare la rete del centrale dello Sporting Arno a fronte di un relativo tocco con il braccio nella circostanza che, dunque, lascia lo score sul momentaneo 2-0. Le certezze, sotto questo punto di vista, iniziano però per Economia a scricchiolare a partire dal 55' quando Bellucci, intercettando un impreciso servizio di Nannelli, si alza il pallone perfezionando il proprio ingresso in area ove, un istante più tardi, finisce a terra dopo un contatto con Ferretti: il signor De Biase indica il dischetto del rigore e consolida la propria originaria decisione dopo un nuovo check al monitor su invito della sala VAR, dando dunque a Ingegneria Meccanica la possibilità di rimettere tutto in discussione. Dagli undici metri, su un pallone pesante come un macigno, si porta Sarti che, al netto dei soli vent'anni di età, sfrutta la propria esperienza maturata tra le file di una compagine militante in Eccellenza come la Lastrigiana e accorcia con freddezza le distanze. Giunti a questo punto, inevitabilmente, i ragazzi di mister Mandragora prendono ancor più coraggio ma al 65' Bellucci, servito a centro area dal neo-entrato Tripoli, fallisce la chance dell'eventuale e rocambolesco 2-2 calciando sul fondo il pallone a causa di un'eccessiva foga. Economia però, dopo qualche attimo di sbandamento successivo al 2-1, si riporta con decisione in avanti ma, nell'arco di appena 2', servono i provvidenziali guantoni di Caroti per allontanare dallo specchio un velenosissimo calcio piazzato dalla trequarti di Tanini. La gara tuttavia, al netto delle motivazioni delle due squadre, complice una stanchezza che comincia a farsi sentire nelle gambe dei ventidue protagonisti entra in una fase di sostanziale stallo il cui velo viene infine squarciato al 78' quando il medesimo Tanini, risultato miglior giocatore di un'edizione 2023 che aveva visto Economia trionfare ai danni di Ingegneria Gestionale, sfugge alla marcatura di un Fabbri a cui non resta altro che stenderlo all'interno della propria area di rigore per impedirgli di battere indisturbato a rete: l'arbitro, di conseguenza, concede ai blues un sacrosanto penalty che il medesimo trequartista ex Firenze Ovest e Audax Rufina realizza nonostante Caroti ne riesca a intuire la traiettoria, blindando così il successo dei propri colori e tagliando definitivamente le gambe ai ragazzi in completo arancione. Questi ultimi, infatti, scemano progressivamente in termini di produzione offensiva e in piena "zona Cesarini" rischiano di capitolare anche per la quarta volta: Caroti, tuttavia, è nuovamente decisivo nell'opporsi coi piedi sul bolide ravvicinato del neo-entrato Tanzi al 93' impedendo perciò al team di mister Mandragora di andare incontro ad un passivo che, per quanto visto sul rettangolo verde, sarebbe in fin dei conti stato eccessivamente pesante.
Riccardo Palchetti
GIURISPRUDENZA (4-3-3): Catelani; Leshi (72' Mazzanti), Baravelli, Calosci (80' Panerai), Dodaro; Ivastanin (62' Santoro), Broetto (68' Ciavatta), De Vita (C); Paggetti, Ribeiro (55' Ulivieri), Pretelli (62' Giambra). A disp.: Bado, Prunecchi, Mazzei, Lumachi, Fantechi. All.: Leonardo Giusti.
UMANISTICA (4-4-2): Bruni; Al Zaghaibeh, Alba (50' Palandri), Daka, Bennardo (C); Mori (63' Nocentini), Loayza, Capecchi (80' Vasington), Costantini (73' Caviglia); Matucci (73' Amato), Ara (84' Cioni). A disp.: Fontana, Abu Adas, Di Maggio, Denisi, Fania, Regoli. All.: Mauro Capecchi.
ARBITRO: Scifo di Firenze.
RETI: 19' Leshi, 51' Ara, 57' Ulivieri, 64' Broetto, 69', 71' Paggetti, 76' Mazzanti, 86' De Vita.
NOTE: ammonito Broetto.
Trascinata da un secondo tempo sesquipedale da parte del man of the match Paggetti, di capitan De Vita e del super sub Ulivieri, Giurisprudenza riprende in una maniera che lascia assai ben poco spazio a discussioni il proprio cammino in Facolcup dopo i durissimi colpi incassati nella primavera del 2024 a cavallo tra il derby con Economia valevole per l'accesso al "Viola Park" e la finalina in cui i ragazzi di mister Giusti avevano patito il contraccolpo psicologico cedendo il passo, per il bronzo, a Professioni Sanitarie: i reds infatti, dopo aver lasciato -al netto della trazione anteriore da loro sfoderata- l'esito del match sostanzialmente ancora in discussione sino alle battute iniziali della ripresa, sprigionano in maniera eclatante e progressiva la propria potenza di fuoco affermandosi perciò con un perentorio e roboante 7-1 ai danni della malcapitata Umanistica che dal canto proprio, tuttavia, al di là dello score consolidatosi al gong non ha certamente lesinato sulla dedizione e sul sacrificio per dare del filo da torcere ai più quotati avversari, restando a questo proposito pienamente nel vivo del confronto fino al nuovo svantaggio perpetrato loro che, ad ogni modo, li ha in seguito visti inesorabilmente crollare costringendoli, perciò, a rimandare ancora una volta l'appuntamento con la conquista dei propri primi punti nell'intera storia della Facolcup. Al fischio iniziale è Giurisprudenza a partire col piede saldamente premuto sull'acceleratore, sfiorando il vantaggio già al 6' quando Paggetti, addomesticato l'invito di Broetto, parte dalla propria metà campo in un impressionante coast-to-coast fino ai sedici metri avversari ove, però, lo attende un provvidenziale Bruni che, a tu per tu con l'esterno del Cubino, ipnotizza decisivamente quest'ultimo in corner con il corpo. Al 14' il medesimo Paggetti è invece ben più altruista, rendendosi protagonista di un intelligente servizio in verticale per Pretelli: per quanto, tuttavia, il 25 in completo rosso riesca a eludere Bruni in dribbing, è stavolta un monumentale Al Zaghaibeh a gettarsi in scivolata sulla sua conclusione a porta sguarnita per sporcarne la traiettoria oltre la linea di fondo e mantenere così il risultato ancora fermo, per il momento, sullo 0-0 di partenza. Giurisprudenza, ciononostante, continua nel proprio asfissiante forcing e al 18' il solito Paggetti lascia sul posto Daka accelerando dall'out destro verso lo specchio difeso da un Bruni che, tuttavia, vince nuovamente il duello con il temibile attaccante avversario opponendosi coi piedi in calcio d'angolo sulla relativa battuta a rete: dalla bandierina si presenta Ivastanin, sulla cui parabola è Leshi ad anticipare tutti sul primo palo inserendosi con perfetto tempismo tra due difensori di Umanistica e portando dunque meritatamente in vantaggio i reds con un imperioso stacco. Sulle prime i ragazzi di mister Giusti continuano a non mollare la presa ma De Vita, intenzionato a infondere maggior tranquillità ai propri colori in vista dell'intervallo, si trova costretto a fare i conti al 23' con il plastico tuffo di un attento Bruni; successivamente, invece, tentando di riprendersi dallo shock iniziale Umanistica guadagna qualche metro in più e innalza i giri del proprio motore: se però, al 34', Catelani non ha difficoltà a neutralizzare il destro da fuori di Loayza, non incontra miglior fortuna 4' più tardi il fuoriquota Ara che, liberatosi alla conclusione da posizione sì defilata ma pur sempre nei pressi dell'area piccola, chiama comunque l'estremo avversario a una risposta assai più impegnativa da distanza ravvicinata. I giochi però, complici due break di Dodaro sfociati -sul fronte opposto- in un niente di fatto al crepuscolo dei primi 45', restano ancora pienamente in bilico e così, in avvio di seconda frazione, arriva per i reds una vera e propria doccia fredda quando Ara, profittando del suggerimento in verticale di Matucci, si aggiusta il pallone, se lo sposta sul piede forte e scaglia, in piena area, una repentina bordata col mancino direttamente sotto la traversa al 51' pareggiando i conti. Umanistica, arrivati a questo punto, è più che mai galvanizzata e nell'arco di appena 4' lo stesso Ara si sveste dei panni di finalizzatore propiziando, come assist-man, una soluzione dal limite di Loayza che chiama Catelani alla deviazione in corner. Per le certezze di Giurisprudenza che paiono iniziare a vacillare, mister Giusti non resta certo inerte inserendo nei medesimi istanti il pericoloso fuoriquota Ulivieri al posto di Ribeiro: l'attaccante del Montelupo dal canto proprio, protagonista di una strepitosa stagione che ha visto la sua squadra non centrare i play-off soltanto a causa dell'apertura della forbice nei relativi confronti da parte dell'Atletico Maremma, impiega ben poco per ripagare la fiducia del tecnico e al 57', creatosi lo spazio opportuno per calciare sul servizio a rimorchio di un De Vita abile in precedenza a recuperare la sfera oltre la trequarti, trafigge Bruni in diagonale riportando in vantaggio i finalisti della prima edizione. La rete in questione si ripercuote sui ragazzi di Umanistica in maniera assai evidente a livello emotivo e, non a caso, l'undici agli ordini di Mauro Capecchi capitola finanche per la terza volta al 64': Santoro, spalle alla porta, scarica il pallone all'indirizzo di Ulivieri che, con un delizioso filtrante, permette a un Broetto partito sul filo del fuorigioco di superare il numero uno avversario e depositare il pallone oltre la fatidica linea bianca per il più facile dei gol. Nel muro difensivo del roster in total black si aprono ormai crepe sempre più profonde: per una tenuta del campo da parte di Umanistica che progressivamente si sfalda, una Giurisprudenza intenzionata in un'eventuale prospettiva futura a limare sin da subito adeguatamente la propria differenza reti non intende invece fermarsi e così, tra il 69' e il 71', la premiata ditta De Vita-Paggetti colpisce per ben due volte consentendo in tal modo al bottino dei reds di farsi ancor più pingue. La poliedrica freccia dell'arco del Bibe, a questo proposito, lancia in entrambe le circostanze in profondità il motorino ex Sestese che, scattato sempre in posizione regolare, si presenta indisturbato innanzi al cospetto di Bruni coronando una prestazione sopra le righe con la propria doppietta personale. Al 76' è invece la volta del neo-entrato Mazzanti che, traendo profitto da un sontuoso colpo di tacco di Ulivieri sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina di Santoro, da pochi passi spinge in fondo al sacco il punto che conferisce allo score un momentaneo assetto tennistico. Le emozioni, tuttavia, non finiscono certo qui poiché, dall'altra parte, anche mister Capecchi cerca di dare spazio il più possibile alle proprie forze fresche inserendo, tra gli altri, Cioni al posto di Ara all'84': passano, peraltro, soltanto pochi secondi da questo accorgimento che proprio il numero 90 in completo nero, in un'impennata d'orgoglio dei suoi, si invola in solitaria davanti a Catelani superando sì quest'ultimo con un colpo da biliardo sul palo lontano che si rivela tuttavia carente della necessaria potenza per gonfiare la rete dei reds come, infatti, testimoniato dal recupero di un Calosci bravo perciò a sbrogliare la matassa. Sul capovolgimento di fronte, invece, Giurisprudenza mette il punto esclamativo sulla contesa quando Santoro, ricevuta una sventagliata col contagiri da parte dell'implacabile Paggetti, scodella dalla destra un autentico cioccolatino che l'accorrente capitan De Vita scarta prontamente con un lesto tap-in che fissa così il risultato sul 7-1 con cui la gara andrà di lì a pochi minuti in archivio.
Riccardo Palchetti
CLASSIFICA MARCATORI
2 RETI: Manecchi (Economia), Paggetti (Giurisprudenza).
1 RETE: Caruso, Catignano, Giustarini (Scienze Motorie), Guidi (Ing. Gestionale), Sarti (Ing. Meccanica), Tanini (Economia), Leshi, Ulivieri, Broetto, Mazzanti, De Vita (Giurisprudenza), Ara (Umanistica), Maretti, Matteini (Ingegneria), Marafioti (Professioni Sanitarie).